FILICUDI

STORIA
Filicudi,prende il nome da una tipica pianta di questa stessa area geografica;le felci.
I primi abitanti risalgono al 3000a.C
Sappiamo che sull'isola ci sono stati anche i Greci, perché ritroviamo un'iscrizione funeraria e delle tracce di una necropoli bizantina sul dorsale del porto.
La presenza dei romani, invece, risale attraverso dei relitti marini, che al giorno d'oggi sono visitabili e alcuni resti di abitazioni. costituisce un complesso vulcanico con caratteristiche cupole di ristagno. L’isola, selvatica è stata istituita Riserva Naturale Orientata nel 1997. La flora tipica comprende il cappero, detto “Orchidea delle Eolie”, poiché produce splendidi fiori dai petali bianchi e gli stami violacei, troviamo anche gli ulivi, viti, e infine le carrubi.
Filicudi possiede 7 vulcani spenti da anni, il monte più alto è Fossa delle Felci, e grazie ai suoi 773 metri regala una vista mozzafiato. Una delle attività più tipiche è la pesca notturna al totano, un’esperienza sotto le stelle, con la brezza marina e il mare illuminato dai plancton fluorescenti. A settembre si svolge la festa del mare, una manifestazione chiamata anche “Filicudi tra miti e leggende” che prevede un corteo di barche addobbate che si dirige verso la grotta del bue marino, dove nel fondale viene depositato una scultura raffigurante Eolo.
FLORA E FAUNA


Nelle isole dell’ arcipelago eoliano nasce spontanea la macchia mediterranea, costituita da oleandri, ginestre, mirti e querce dalla foglia spinosa.
Estesa ed intensa é la coltivazione di vigneti e capperi; dai vigneti si ricavano vini pregiati e genuini ad alta gradazione alcolica, fra i quali il pregiatissimo “Malvasia delle Lipari“, un vino denso, dal sapore dolce e di colore chiaro, classificato come uno dei migliori vini da dessert.
I capperi, prodotti nelle isole di Lipari e Salina, si incontrano facilmente nelle campagne incolte, abbarbicati alle rocce o ai muraglioni di pietra. Utilizzati nella cucina locale, insieme al malvasia, sono esportati in tutto il mondo.
Dal punto di vista faunistico oltre all’ allevamento ovino, caprino e bovino si trova, in quasi tutte le isole, il coniglio selvatico. Gli uccelli invece sono presenti solo nel momento del passaggio.
Ricca e abbondante é la fauna ittica: viene praticata la pesca del pesce spada, del tonno, dell’ aragosta e del pesce azzurro (sardine, sgombri e alici), nonché la raccolta di crostacei e molluschi.