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Origine Mitologica:

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Le isole prendono nome dal dio Eolo (Àiolos, Αἴολος in greco antico), re dei venti. Secondo la mitologia greca, Eolo riparò su queste isole: viveva a Lipari e riusciva a prevedere le condizioni del tempo e i venti osservando la forma del fumo sbuffato da un vulcano attivo, probabilmente Stromboli. Grazie a questa abilità, Eolo si guadagnò grande popolarità e la fama di re dei venti, dando alle isole il loro nome. Secondo Plinio, dai greci queste isole venivano chiamate anche Efestiadi (Hephaistiàdēs, Ἡφαιστιάδης ossia vulcanoidi) e conseguentemente, dai romani, assieme a Aeoliae e Lipari, Volcaniae. Il nome Lipari, invece, secondo il mito proverrebbe da Liparo, eroe eponimo che colonizzò l'isola e ne divenne il re.

Nel mito di Eolo è ravvisabile il mito di Osiride, colui che presiede le anime dei morti. Nella tradizione altomedievale si credeva che nell’isola di Vulcano le anime venissero sottoposte a giudizio per essere poi condotte al Purgatorio. Il fuoco, la lava, i gas sulfurei ricordano infatti il purgatorio e le fucine di Efesto.

Gli egiziani credevano che l’isola di Vulcano fosse una terra magica. Si credeva che le anime dei defunti entrando e uscendo dalle bocche vulcaniche potessero essere evocate e commemorate nelle tombe.

Per la religione monoteistica le anime dei morti venivano sanate dalle fumarole e dalle acque termali.

Storia Tradizionale:

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I primi abitanti nelle Eolie risalgono al Neolitico, essi furono delle genti provenienti dalla Sicilia che si stanziarono in particolare a Lipari per sfruttare il territorio. Essi utilizzarono molto la risorsa dell’ossidiana, che fu alla base dell'economia eoliana. Durante l'età del bronzo, le isole Eolie si rialzarono da un periodo di decadenza grazie ai contatti commerciali con la Grecia. Questo evento caratterizzò in particolare la mitologia delle isole Eolie, poiché la popolazione trasse il nome da una delle leggende greche, quella del mito del re Eolo, signore dei venti. Intorno al 580 a.C. vennero colonizzate da abitanti greci di stirpe dorica dove iniziarono a coltivare i territori di Vulcano, Stromboli e Salina. Essi si stanziarono e crearono una potente flotta per dominare il Mar Tirreno, alleandosi con i Siracusani e con Tindari per andare contro i cartaginesi.  Nel 252 le isole vennero conquistate dai romani che la rasero al suolo e iniziò un altro periodo di decadenza. Ma le isole Eolie continuavano a trarre vantaggi economici dalle loro risorse geologiche presenti nel territorio in particolare a Vulcano e Lipari per le loro eccellenti acque termali. Durante l'epoca cristiana Lipari divenne sede vescovile dove vennero venerate conservate le reliquie di San Bartolomeo e durante l'alto medioevo divenne meta di pellegrinaggi. Nell'839 Lipari venne aggredita e distrutta dai musulmani per e per molto tempo le isole Eolie rimasero quasi totalmente deserte fino alla riconquista della Sicilia da parte dei Normanni, portando le isole Eolie in un periodo di prosperità che dura fino ad oggi.

DESCRIZIONE GEOGRAFICA 

Ancora 1

Le Isole Eolie formano un arcipelago, costituito da sette isole vere e proprie, alle quali si aggiungono numerosi isolotti e scogli affioranti dal mare. Le sette isole sono disposte a forma di Y coricata, con l'asta che punta verso ovest; sono ubicate al largo della Sicilia settentrionale, di fronte alla costa tirrenica messinese. Sono visibili da gran parte della costiera tirrenica della Sicilia e della parte meridionale di quella calabrese, quando la visibilità è ottima e non è presente foschia.

Mare:Sono disposte nel mar Tirreno

Catene montuose:L'arco Eoliano è un arco insulare localizzato nella scarpata continentale del fondale oceanico del Tirreno meridionale, su una crosta continentale dello spessore di 15-20 km.

Vulcani: Stromboli e Vulcano

Superficie: è di 114,7 Km^2

Provincia: Messina

Abitanti: 15410

Densità: 122,20 ab./km^2

Dialetti: Il dialetto eoliano è una variante della lingua siciliana parlata nelle isole Eolie Le caratteristiche del dialetto sono in rapporto sia con l’esterno nonostante possa sembrare chiuso in un luogo periferico e sia geograficamente isolato. I suoi sviluppi sono il prodotto delle variazioni culturali, sociali ed economiche da noi oggi sapute.

Cultura: Le diverse "culture" dell'arcipelago eoliano sono attestate e illustrate nel Museo archeologico regionale eoliano, dove sono conservati reperti dall'età preistorica (sin dal 5000 a.C.) alla greco-romana (dal VI sec. a.C. al VI d.C.) e medievale (età bizantina e normanno-sveva) illustrate da una ricchissima produzione di testi e nelle sue sedi distaccate di Filicudi e Panarea. Il museo, fondato da Luigi Bernabò Brea e dalla moglie Madeleine Cavalier, è costituito da tre grandi edifici dedicati alla Preistoria, alla città greco-romana, alle Iscrizioni e alla documentazione degli aspetti vulcanologici dell'arcipelago.

Architettura: L'architettura eoliana caratterizza le costruzioni tradizionali tipiche dell'identità territoriale delle isole Eolie. Le abitazioni che si rifanno a tale tipo di architettura, mantenendone intatte almeno le caratteristiche principali, sono ancora oggi molto diffuse nell'arcipelago, nonostante lo sviluppo urbanistico e turistico degli ultimi decenni. L'architettura eoliana venne fortemente influenzata da quella campana che in seguito ad una migrazione si introdusse su una precedente architettura di tipo greco-romano e islamico. Nei secoli scorsi essa aveva di solito un solo vano a forma cubica o di parallelepipedo, con una sola porta d'entrata e due finestrelle tonde dotate di sbarre ai lati dell'ingresso. Era quindi una costruzione che aiutava soprattutto ad esigenze di difesa dai pericoli esterni, in particolare da eventuali invasioni di nemici provenienti dal mare. All'interno della casa, nell'unico vano stava da una parte l'angolo cottura (detto cufularu) e dall'altra i letti. Infine, quando le esigenze di difesa si fecero meno pressanti, si cominciarono a costruire anche abitazioni a più vani in fila, dotate di finestre più grandi e senza sbarre. Oggi, la casa eoliana ha la forma di un cubo modulare cui possono essere aggiunti orizzontalmente o verticalmente altri cubi. Ciò che ne risulta è una costruzione a forma di parallelepipedo a uno o due piani, forata da numerose porte e finestre per permettere il passaggio dell'aria. I materiali edilizi sono generalmente pietre o calce, senza l'uso di cemento. Vengono di solito utilizzati, soprattutto nelle case più antiche, anche materiali di origine locale: blocchi di pietra lavica per le fondamenta, pomice per le mura esterne, tufo per il pavimento delle terrazze. La casa eoliana moderna si configura quindi come un'abitazione decisamente aperta verso l'esterno e il vicinato, anche grazie alle condizioni climatiche che rendono possibile la vita all'aperto in tutte le stagioni dell'anno.

Turismo: L'arcipelago è una destinazione turistica molto popolare: le isole, infatti, attraggono fino a 600.000 visitatori annuali

SITO REALIZZATO DAL TEAM:

GIUSY FERRARA

EMANUELE CONIGLIARO

GIUSI DE STEFANI

DAVIDE BACCARELLA

KARIM ZITO

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